mercoledì 1 febbraio 2012

Me + Te= Uno


Di cosa consiste in realtà la Vita? Non parlo delle nostre cosiddette vite private e personali, ma della Vita nel suo insieme.
Perché tu o io possiamo fare esperienza della Vita ci devono essere due cose presenti, una esperienza e un qualcosa che fa esperienza. A dispetto di cosa sia esperito, sia esso negativo o positivo, queste apparenti due cose devono esserci, senza di esse non ci sarebbe esperienza.

Ciò che dovrebbe esserci chiaro, eppure per qualche ragione non lo è, è che facciamo esperienza del nostro corpo alla stessa maniera in cui facciamo esperienza di qualunque altro oggetto, come una cosa. In qualche modo ci siamo un po’ confusi a livello di identità con l’esperienza e abbiamo perso di vista ciò che fa esperienza e notiamo appena questo fatto. Reclamo che il corpo sia ciò che sono quando in effetti questa non è la mia esperienza di prima mano. La mia esperienza di prima mano è che “io”, qualunque cosa essa sia, non è il corpo, ma ciò che conosce il corpo in quanto esperienza.

Io faccio esperienza del mondo, di cui il mio corpo è una parte, e quindi ovviamente sono ciò che fa esperienza eppure in qualche modo sono caduto in caso di “scambio di persona” e reclamo di essere il corpo, che è invece una mia esperienza come ciò che sono. Se reclamo che questo sia vero, sto reclamando di essere un oggetto così come ogni altra cosa nel mondo è un oggetto. Eppure è chiaro che l’oggetto non è ciò che fa l’esperienza, ma l’esperienza stessa. TUTTA l’esperienza del mio mondo, incluso il mio corpo, è ESPERITA e tutte queste cose sono esperite da un qualcosa che ne fa esperienza.

Quindi se il corpo non è ciò che “Io” sono, allora “Io” deve essere parte di qualcosa di diverso dal corpo, qualcosa che in sé è assente di ogni esperienza. Come soggetto di ogni esperienza oggettiva - e tutta l’esperienza E’ oggettiva - “Io” deve essere il soggetto e come questo “Io” soggettivo non posso essere in me stesso un oggetto. Io non sono l’oggetto e quindi non posso essere io stesso un’esperienza, ma l’assenza di una esperienza. Come assenza dell’esperienza sono una non-esperienza che può prendere la forma di ogni esperienza della Vita, del mio mondo. 

Questo deve essere vero di ogni essere umano. Noi, ognuno di noi, mentre appare come un oggetto separato, è in realtà la non-esperienza che fa esperienza del mondo attraverso la forma umana, che è in sé una parte della nostra esperienza. Noi quindi non siamo il corpo in sé.

Il corpo è uno strumento per fare esperienza dell’esperienza umana. Senza di esso “Io” non potrei fare esperienza d’Amore, di gioia, di tristezza, di dolore, di simpatia per gli apparenti altri o potrei fare alcuna altra esperienza che costituisce l’esperienza umana. Questo incredibile e complesso veicolo che è l’”Io”, la non-esperienza, ha bisogno per poter fare esperienza della Vita di questo oggetto che per errore è stato chiamato “Io”.

“Io” non sono più questo corpo di quanto la mia auto sia “Io” quando mi dimentico che è il corpo che la guida. “Io” sono ciò che appare dentro il corpo come una non-esperienza. In qualche modo questo fatto molto ovvio è stato ignorato, cosa strana visto che dovrebbe invece essere la più ovvia.  

Se mi cerco come questa non-esperienza, questo “Io”, cosa trovo? Di certo non una esperienza! Infatti nulla, o piuttosto un niente una non-cosa, DEVE essere trovato. Vedo che sono assente dell’essere un qualcosa. “Io” non sono una sensazione o un sapore o un odore o un colore o una forma, cose attraverso cui si possono descrivere gli oggetti, ma sono l’assenza di tali cose. Sono una sorta di presenza in cui “Io” sa in qualche modo di essere presente, ma come cosa? Non ne ho idea, non posso descriverlo, eppure è ovvio che questo che non ha descrizione, ma è consapevole di sé, è ciò che sono, io sono Nulla.

Quindi deve essere lo stesso per tutte le forme umane, questa non-esperienza che vive attraverso la forma esperita e che fa esperienza del mondo. Se questo è il caso, allora è così! Questo è il luogo in cui incontro pienamente gli altri perché qui IO SONO gli apparenti altri, Questo è “Io” e “Io” dell’apparente altro è lo stesso Io.  
Nel vedere me STESSO come “Io” vedo che tutti gli altri sono lo stesso “Io”. Quindi sebbene la mia esperienza esteriore del mondo sia che è piena di ALTRE persone, la mia esperienza interiore è che tutti gli ALTRI non sono altro che me Stesso. Siamo tutti lo stesso Sé, UN UNICO SE’, il proprio vero Sé è SE STESSI!

Tutti i miei immaginari problemi con gli “altri” sono basati su una identificazione errata. Quindi i miei cosiddetti problemi personali sono basati su questa idea che se fossi un limitato essere umano all’interno di un corpo, quando invece la Verità è che “Io” è in tutti i corpi, io sono illimitato. Tutti gli esseri umani sono quindi questo. Il problema del conflitto, della guerra, dell’odio e di tutte le attività basate sul senso di separazione con gli immaginari altri si dissolvono qui nella realizzazione di questo “NOI”, che in sé è un’illusione, sono tutti “Io”, tutti lo stesso Sé che funziona attraverso ogni forma.

Tutti i problemi dell’umanità sono basati su questo preconcetto sbagliato di separazione, questa identificazione scorretta di se stessi. E’ tutto basato su un caso di “scambio di identità”.

L’unico modo quindi per risolvere TUTTI I problemi sia personali che i problemi di TUTTA l’umanità in tutto il mondo è vedere con chiarezza ciò che “Io” è. Quando so che sono te e tu sei Io, che siamo tutti “Io” finalmente l’Amore è ciò che è vero di noi. Quando l’azione davvero sorge dal riconoscimento conscio di questo Amore tutta l’azione servirà sia se stessi che il Sé.

La realizzazione e il risveglio di ciò che siamo è la risposta a TUTTI i problemi dell’umanità.
Tu sei l’esperienza o CIO’ che fa l’esperienza? Guarda da te perché solo tu sei l’autorità di formulare la risposta. E’ ciò che chiamiamo Io una cosa o quel consapevole nulla che sta leggendo queste parole ATTRAVERSO  il corpo?

Se vedi questo con chiarezza allora hai appena realizzato che ciò che hai letto è il tuo proprio messaggio per te stesso. Bentornato a casa, al luogo che non hai mai lasciato!!! 
               Avasa



“Meno consapevoli  di quello di cui dovremmo essere più certi,
la nostra essenza trasparente come vetro”.
                                                                 William Shakespeare


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