giovedì 14 giugno 2012

Il mondo è il tuo specchio

"Mi puoi parlare per favore della funzione-specchio del mondo? grazie infinite". __________________________

Il mondo è il tuo riflesso nel senso che quello che accade è l'espressione della tua Coscienza e del modo in cui conosci chi sei, oppure di quanto ignori chi sei. 
Quando non sai chi sei, quello che credi di essere è un personaggio della Vita che è separato dal mondo. 

Nel momento in cui esiste separazione esiste anche paura: quando senti che sei staccato da ciò che ti circonda e da chi ti circonda non puoi non provare paura. Persino chi ti sta vicino ed è in amore con te avrai paura di perderlo. Avrai paura e non ti godrai davvero lo spettacolo. Gli "altri" saranno i tuoi carnefici o vittime, saranno le persone che ti fanno del bene o del male e così via... il mondo stesso con le sue dinamiche sembrerà del tutto distinto da te. Nel momento in cui invece vedi che ciò che Io è non un personaggio all'interno del corpo mente ma è solo il testimone di quello che accade, allora quell'immaginario centro che pensi di abitare all'interno del tuo corpo è visto come un'illusione. Lo sparire di quell'illusione disloca l'attenzione per così dire: prima di allora ti sentivi "dentro" la scena. 

Ti sembrava di essere un qualcuno che abita "dentro" il mondo, mentre ti accorgi che è vero l'esatto contrario: tu non sei nel mondo è il mondo che è in te! E' una rivoluzione totale... tu non sei dentro la storia della tua vita, è la storia della tua Vita che accade in te che ne sei lo sfondo vuoto. Questo significa che tutti quei personaggi che sembravano essere distanti da te e comportarsi o bene o male sono in realtà solo varie figure che popolano la tua Coscienza. Persino colui che pensi di essere è solo uno dei tanti personaggi. Quindi quando diciamo che l'altro è il nostro specchio quello che dovremmo vedere è che non è uno specchio "personale". Non è personalmente l'altro a essere il mio personale specchio, ma è l'intero mondo a esserlo e ciò che specchia non è una personalità, ma il Sè. 

Nel mondo spirituale spesso invece viene fatta confusione. Ti viene chiesto o ti sembra che ti venga chiesto di lavorare sullo specchio dell'altro come se l'altro fosse separato da te.... e ti rifletta qualcosa a livello personale. Non funziona così! L'altro, e il mondo intero accadono in te, ma siccome ti pensi all'interno del sogno come un personaggio che ha determinate caratteristiche storia etc, quel vedere distorto filtra il mondo stesso esattamente allo stesso modo se tu vedendoci bene indossassi un paio di occhiali spessi. Tutto apparirebbe confuso! Mettiamo che su quegli occhiali ci fosse scritto "vittima" oppure "incapace". Quello sarebbe il modo attraverso cui il mondo apparirebbe e il modo in cui leggeresti non solo il personaggio che credi di interpretare ma anche tutti gli altri personaggi. Nel momento in cui invece quegli occhiali sono tolti e ti accorgi che sei lo sfondo in cui la Vita accade allora ognuna di queste storie perde di significato. 

Letteralmente vedi che erano solo storie e non ti interessano più. Facevi gli incubi insomma perché eri disturbato dalla contrazione del senso di separazione. Una volta che l'attenzione si sposta e ti accorgi che non sei il personaggio ma lo sfondo, quelle storie per un po' continuano a venire su. E' come se il vecchio modo di pensare tornasse ma questa volta le storie sono viste come tali e non c'è un reale interesse in esse, sono viste accadere e magari accade anche dell'emotività ma non sono importanti... sono nuvole che passano. Nella mia esperienza questi strascichi avvengono anche per anni. Magari ci vogliono molti anni anche perché certe cose vengano su: la scena si deve arrangiare in maniera tale da scatenare quel genere di storia così che essa possa essere vista consciamente e dissolta. Insomma la purificazione dall'ego ( ovvero il modo distorto di vedere le cose) avviene soprattuto DOPO il risveglio e questo è qualcosa che spesso non è chiarito in ambito spirituale. 

Il fatto che tu veda che NON sei il "me" non significa che il "me" non possa venire fuori proprio perchè è solo un pensiero abituale che viene su. La differenza è che vedi che sei il vedere che guarda attraverso quegli occhiali e non credi invece nella distorsione che le lenti dell'ego ti portano. La distorsione appare nel sogno ma tu sai che è un sogno e quindi non te la prendi più veramente, lasci che accada, persino se venissero su delle emozioni di rabbia o tristezza. Esse sarebbero parte del dispiegarsi del sogno. In questo modo le identificazioni si bruciano le une dopo le altre, mentre il vedere quello che sei resta sullo sfondo di ogni cosa. A volte il cielo è limpido, a volte passano nuvole, ma non sono più te. Non è che lavori su di te come se fossi un qualcuno che deve bruciare un ego a livello personale: vedi che il personale acccade nell'impersonalità dell'essere e che il vedere questo fa sì che illusione si sciolga come neve al sole, da sè. 

Non hai bisogno di lavorare su di te capendo di cosa è il riflesso il mondo per te: non c'è un te per cui il mondo si rifletta. Esiste solo il sogno della Vita e il modo in cui lo vedi è il modo in cui non sapendolo vedi te stessa te stesso. Quando lo inizi a vedere sei grata ad ogni cosa per come è: essa nell'essere come è ti permette di sciogliere eventuali illusioni oppure è il riflesso della tua gioia di esistere. Davvero questa gioia è quello che resta costante, persino nei momenti bui. Lascia che tutto sia com'è e nel farlo il mondo ti regalerà i suoi segreti più profondi. 

Con Amore, 
Shakti

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