Caterina, quando di continuo accadono eventi sfortunati, e questi eventi se prima dilatati sono sempre più ravvicinati...che senso possiamo dare, che messaggio dobbiamo capire-che fare o non fare, a cosa mi servono...un abbraccio e grazie.
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Tutto quello che accade semplicemente lo fa perché tu veda chi sei, in quanto quello che succede è un riflesso di TE... ma non del personaggio che pensi di essere!
Il personaggio che credi di essere potrebbe pensare che il mondo è un SUO riflesso, a livello personale, e quindi cercherà conferme delle sue storie in quello che succede. E dato che sei la Sorgente troverai sempre quello che cerchi, intessendo teorie sul perché le cose accadono, teorie che alla fine ti allontanano da ciò che è perché sono appunto solo mentali.
Non c'è un insegnamento "personale" in quello che accade, ma quello che accade è lo specchio perfetto della tua Coscienza. Quindi è un riflesso di quello che pensi di essere o del riconoscimento di quello che sei. Dunque se ciò che accade è lo specchio perfetto della Coscienza, se sei identificato nella storia vedrai di continuo la storia! Nell'identificarti con essa la nutrirai, fino a che non diventerà ancora più prominente nella tua vita.
Non hai bisogno di codificare la Vita, come se fosse un puzzle da risolvere... la vita accade e basta e non accade per il "me", essa non gira attorno ad un personaggio immaginario. Però accade IN TE ed è un riflesso di quello che conosci di te o di quello che ignori di te.
Accogli se puoi la sensazione che queste situazioni ti rimandano, senza analizzarle, senza andare dunque nella storia. SENTI quello che ti rimandano e vedrai che questo ti porterà in una prospettiva differente, in cui non soffri ciò che accade perché non sei vittima. Sei libera dalla trama della Vita, libera al punto tale di credere che non sia cosi!
La Vita non è fatta dei sottotitoli che la mente ci sovraimpone con le sue teorie sul perché le cose accadono o come accadono. La Vita è un istante alla volta che nasce in te, alla fine per nessun motivo se non poterla celebrare.
Shakti Caterina Maggi
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