Mi sento veramente tirato giù, quando invece io voglio salire, voglio la luce!!! Dimmi che sto toccando il fondo e dopo ci sarà solo una grande risalita.. La mia più grande domanda è: Cosa significa restare in osservazione della mente? La mente è lo strumento attraverso il quale io credo di percepire la realtà...Quindi ogni cosa io faccia è inutile perche parte dalla mente!!
Come si arriva aldilà della mente?
Come la si scavalca, sento in me una pulsione enorme verso la luce ma mi sento anche molto sensibile e debole e vado molto facilmente in uno stato caotico che la mente ama ma che io soffro.
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La mente vuole sempre dei "picchi" e scappa dalle "valli". Ma la Vita è fatta di questi su e giù, altrimenti resterebbe sempre ferma e identica a quello stesso Silenzio che sei. In altre parole se la Vita restasse sempre ferma, non la vedresti neppure, non la percepiresti neppure. Invece è proprio perché ogni cosa cambia continuamente che puoi apprezzare l'Esistenza stessa, che puoi farne esperienza.
Guarda e basta quei picchi e quelle valli e non lasciarti coinvolgere... se entri in conflitto con la mente e i suoi scenari non fai che alimentarli.
Non serve che tu cerchi di "meditare", perché il farlo sarebbe solo alla fine un tentativo di non sentire quello che stai attraversando. Quell'azione in se stessa porterebbe solo più conflitto. Più diventi aperto e più in un certo senso la mente basata sul "me" torna alla ribalta cercando di riprendersi il territorio sottratto. Per questo è importante restare solo in osservazione di quello che stai vivendo senza cercare di zittire la mente stessa, o interferire... lasciala parlare e per mancanza di attenzione morirà da sola.
Guarda come sia la mente stessa che etichetta quella frequenza che percepisci come "negativa", invece che testimoniarla e basta... è proprio questo che determina il nutrire quelle storie mentali e in ultima analisi il soffrirle.
Picchi e valli sono parte della vita stessa, se permetti alla mente di intessere degli scenari su quelle situazioni e li segui salendo su un treno di pensieri ecco che ti trovi di nuovo in conflitto.
Guarda come sia la mente stessa che etichetta quella frequenza che percepisci come "negativa", invece che testimoniarla e basta... è proprio questo che determina il nutrire quelle storie mentali e in ultima analisi il soffrirle.
Picchi e valli sono parte della vita stessa, se permetti alla mente di intessere degli scenari su quelle situazioni e li segui salendo su un treno di pensieri ecco che ti trovi di nuovo in conflitto.
Riconosci semplicemente che sei già dietro la mente, che la stai solo testimoniando.
La mente non è infatti lo strumento attraverso cui percepisci la realtà, è solo un oggetto che tu, Consapevolezza, stai testimoniando. Dunque come Consapevolezza sei già nella testimonianza della mente, la stai già solo guardando. Qualunque cosa che tu compia a partire da ciò che pensi di essere, a partire dall'identificazione con la mente, non può che nutrire tale illusione.
In realtà sei già al di là della mente, perché la stai già e solo testimoniando.
Non hai bisogno di scavalcarla o nulla del genere, queste idee nascono dalla mente stessa, nel momento in cui l'identificazione inizia a dissolversi l'impulso a ritrovarsi al centro delle sue storie è forte perché quell'identificazione ti è familiare, laddove invece il Vuoto viene percepito come qualcosa di pericoloso, buio o oscuro.
Il segreto del vivere - per così dire - resta dunque nel saper accogliere ogni cosa, l'alto e il basso, il bello e il brutto; sapendo che tutto, tutto è parte di un unico gioco, che togliendo un pezzo ad esso ne rovineresti la magia.
Non chiederti quale sia il prossimo passo del percorso, se puoi ama questo istante, è tutto quello che hai, è tutto quello che sei. Lascia che quelle sensazioni "negative" siano presenti, senza che tu le metta a tacere o cerchi di bloccarle. In questo modo così come hanno fatto la loro comparsa spariranno.
Sei GIA' quella Luce che cerchi.
Un abbraccio Shakti
In realtà sei già al di là della mente, perché la stai già e solo testimoniando.
Non hai bisogno di scavalcarla o nulla del genere, queste idee nascono dalla mente stessa, nel momento in cui l'identificazione inizia a dissolversi l'impulso a ritrovarsi al centro delle sue storie è forte perché quell'identificazione ti è familiare, laddove invece il Vuoto viene percepito come qualcosa di pericoloso, buio o oscuro.
Se puoi resta presente a quel fuoco che sembra che arda in te e vedrai che ti estinguerai in esso.
Il segreto del vivere - per così dire - resta dunque nel saper accogliere ogni cosa, l'alto e il basso, il bello e il brutto; sapendo che tutto, tutto è parte di un unico gioco, che togliendo un pezzo ad esso ne rovineresti la magia.
Non chiederti quale sia il prossimo passo del percorso, se puoi ama questo istante, è tutto quello che hai, è tutto quello che sei. Lascia che quelle sensazioni "negative" siano presenti, senza che tu le metta a tacere o cerchi di bloccarle. In questo modo così come hanno fatto la loro comparsa spariranno.
Sei GIA' quella Luce che cerchi.
Un abbraccio Shakti
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