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Quando dici " chi ascolta queste parole"? rispondo che sono io, e tu ribatti dicendo "dove è questo io"? ti rispondo qui nel corpo e avverto la sensazione nella testa, ma se resto fermo un attimo allora sento una piccola espansione e davvero mi sembra di non avere confini ma mi trae in inganno il fatto che quello che posso fare è muovere solo il corpo fisico, visto che i pensieri sorgono senza controllo.
Perché possiamo solo agire nel corpo fisico e non per esempio in una pianta?
Qualunque sensazione tu abbia essa e' testimoniata da un Io che e' sempre presente e consapevole. Come tale non hai nessuna sensazione, ne' sei un pensiero o un corpo. SEI e basta, e questo e' un fatto. La sensazione che hai avvertito potrebbe essere il semplice rilassarsi di una contrazione nell'immaginarsi dentro il corpo cosa che non e' mai vera.
E' questa illusione che ti fa credere di poter muovere il corpo, il corpo e' mosso e non sei tu a muoverlo esattamente come non puoi muovere la pianta. Usi il corpo come strumento di percezione, ma esso non e' piu' te della pianta, dato che sei lo spazio vuoto e consapevole che testimonia entrambi. Quando l'attenzione torna allo sfondo e' chiarimento percepito che ogni oggetto appaia nella tua attenzione, incluso quello che chiami il tuo corpo, sta accadendo dentro di Te.
Quando dici che prova hai che sei in questo corpo? Rispondo: perchè lo muovo lo porto dalla sedia al divano, dal bagno alla cucina ..
Assolutamente falso. Non sei tu che muovi. E' il corpo che si muove e l'impressione che sei tu che lo muovi e' appunto l'ego. Ci sono molti momenti in cui il corpo si muove in modo del tutto spontaneo ( ad esempio nella danza o in un momento di pericolo in auto in cui devo sterzare o frenare di colpo, il corpo lo fa e DOPO dici che sei stato tu). Il pensiero che talvolta accompagna l'azione e afferma che ne sei l'autore e' il pensiero egoico, che essendo ricorrente da una impressione di una tua continuita' nel tempo. Tu esisti ADESSO esattamente come tutto il resto della manifestazione.
La mia percezione quando dico “ Io Sono” è di sentirmi radicato nella manifestazione di esserci, mentre quando dico “Io”, sento un senso di espansione.
Quando dici " io sono " appaiono delle parole che sono forse connesse ad un senso di esistere. Se ti identifichi con il senso di esistere sei ancora nell'identificazione, mentre quando ti identifichi con IO allora quella contrazione si rilascia e testimoni tale rilascio come espansione. La sensazione di espansione in se' e' solo una sensazione di cui sei testimone, esattamente come sei testimone di Io SONO. Non cercare una prova di te in quello che accade o ti perdi nella manifestazione. Tale azione e' di per se' ricerca.
Cosa intendi per avere la telecamera dietro la schiena?
Quando l'attenzione torna a se stessa si ha l' impressione talvolta di essere come un qualcuno che osserva il mondo da uno spazio vuoto e consapevole da sopra le spalle. E' come se -temporaneamente- si avesse l' impressione che questo Vuoto sia in qualche modo localizzato nell'area dove una volta avevamo l'impressione di avere un volto. In realta' tu sei ben tale immaginaria localizzazione, ovvero sei lo spazio stesso in cui il corpo e ogni altro oggetto appare. Se non hai questa impressione, che appare di sovente prima del risveglio, non la cercare, sarebbe di nuovo uno sforzo inutile che creerebbe ulteriore ricerca.
Quando dici che l'attenzione torna alla presenza, ecco questo percepire va agevolato oppure accade e amen?
Accade da se', ma non accade nel tempo, accade solo adesso. Ed e' quindi sempre disponibile se cade il voler cercare se stessi nelle esperienze, siano esse interiori o esteriori.
Oltre lo stato di risveglio non potrebbe darsi che ci sia altro?
Il risveglio e' solo l'inizio, il resto e' Vita.
Un abbraccio
A Te.