Cara Shakti,
ti scrivo perchè il tuo sito e blog mi hanno molto aiutato ad affrontare
il momento che sto attraversando. Sono passati cinque mesi da quando,
attratto da una meditazione trovata in un libro di Osho, ho avuto una
esperienza di depersonalizzazione: per (credo) una decina di secondi
sono diventato tutto ciò che mi circondava, e nello stesso tempo
osservavo questa presenza diffusa dall'esterno, mentre le emozioni e il
pensiero non erano lì dove osservavo, ma erano diventate parte di quel
tutto. Tornato nel mio corpo, ho affrontato un periodo molto difficile e
merviglioso allo stesso tempo. Un fuoco interno mi pervadeva e causava
attacchi d'ansia fortissimi, ma anche momenti di amore incondizionato
verso tutto e tutti. Percepivo un silenzio profondo e immenso ovunque
attorno a me. I suoni, le cose, la realtà stessa sembravano uscirne. Mi
sentivo "trasparente", e quanto più lo ero, tanto più ciò che mi
circondava diventava meraviglioso e importante. Allo stesso tempo però
il pensiero reagiva con l'affiorare di pulsioni e paure terribili.
Sono
passati 5 mesi da allora, e queste sensazioni rimangono anche se in forma
più debole. A volte un fuoco divampa dall'interno, a volte porta con sè
ansia. Io osservo. Spesso mi capita di vedere le cose in modo
"impersonale", o mi perdo a guardare il verde degli alberi e le foglie
mosse dal vento. Tutto è infinitamente più bello di prima. Mi sento in
qualche modo "alleggerito" da me stesso: a volte ho l'impressione che lo
sguardo di chi mi parla mi attraversi senza toccarmi... e spesso ho
paura. Non ho domande da farti, ma ti ringrazio di cuore per questa rara
possibilità di condivisione.
Un abbraccio.
____
Carissimo grazie delle tue parole.
La
tua gioia è tutta mia, perchè quando il Sè si risveglia a se stesso non
c'è separazione. E' "Io" che si ritrova e quando lo fa tutto sembra
tornare al posto giusto in un certo senso. Non è che per forza
l'apparizione esterna migliori o sembri farlo in base ai parametri a cui
siamo abituati. I su e giù della vita restano gli stessi ma la nostra
capacità di accettarli per come sono è quello che cambia e allora anche
il dolore ha una sua bellezza, anche la tristezza ha un suo incanto e
persino la paura è vista come un fuoco che brucia quello che non era più
necessario.
E' del tutto normale che l'impatto iniziale sfumi ma lascia
dietro di sè una tranquilittà molto piacevole: quel senso di
alleggerimento che senti è perchè "tu" sei meno di mezzo. E' più sei
tolto di mezzo e più quello che appare si mostra nella sua infinita
bellezza e grazia. La parte che resta di quello che pensi di essere è
ciò che provoca paura: solo colui che si sente separato ha paura. Anzi
potresti persino arrivare a vedere che colui che si sente separato E'
paura, è una contrazione che separa un "me" dal resto del mondo. Quando
questa separazione è minacciata la paura è avvertita come un fuoco, come
una sensazione intensa di una pressione da demntro che vuole uscire e
qualcosa che la vuole tenere bloccata. E' la Luce che vuole uscire dalla
corazza egoica che contrasta l'idea di separazione. E' del tutto
normale che ci sia questa paura: tutto quello che hai pensato fino a
questo momento di essere sta morendo, come potresti non avere paura?
Ciò che sei davvero ciò no di meno resta presente e osserva tutto questo
movimento. Non c'è nulla che tu debba fare: come ciò che davvero sei
stai solo osservando questa trasformazione. Se è possibile restare
presenti a quel sorgere di paura e lasciare che salga e raggiunga un suo
apice essa sparirà da sola portando via con sè l'idea di ciò che pensi
di essere. E resterà ancora più bellezza e grazia.
Abbiamo questa idea che questo risveglio accada a gente speciale, o
persone molto "spirituali". In realtà non è così. Questo risveglio
accade a gente del tutto normale come me e come te perchè non accade a
persone, è Io che si sta risvegliando. E non ha nessun motivo per farlo
nè per non farlo: accade e basta così come una rosa fiorisce solo perchè
è arrivata la primavera. E tu caro amico stai fiorendo non per qualcosa
che hai detto o fatto, ma solo perché era arrivato il momento.
Questa
rinascita in un certo senso a quello che sei davvero comporta una morte
di quello che pensi di essere e tale morte a volte è accolta con
gratitudine perché vanno via parti che non ti piacevano; mentre a volte è
accolta con timore perchè c'è qualcossa che non vorrebbe essere
lasciato andare. E' va bene così, non c'è nulla di male. Non c'è nulla
da cambiare in questo.
Osho diceva "L'erba cresce da sola e la primavera viene da sè". Possa tu sempre godere di questo fiorire.
con Amore,
Shakti
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