Il risveglio a cio' che siamo, una Unica Coscienza che vive attraverso tutte le forme, puo' accadere in ogni istante. non e' necessaria alcuna preparazione per il corpo\mente perche' questo messaggio non e' per il corpo\mente. E' un messaggio che proviene direttamente dal Se', dal tuo Se'.
Se stai leggendo queste parole significa che sei pronto ad ascoltare questo messaggio. Quando ti parli in modo diretto a partire da cio' che sei veramente non puoi che ascoltarTi. Piu' delle parole, con cui la mente puo' essere in accordo o meno, o l'energia che le accompagna, e' il Silenzio stesso che si ascolta e quindi quando la risposta o la reazione della mente svaniscono, quello che resta e' un Silenzio che e' piu' conscio di Se'.
Vedere che sei questo Silenzio accade dunque quando e' tempo che accada e lascia spazio poi ad una stabilizzazione di questo risveglio. La vita potrebbe cambiare di poco, ma quello che muta e' la prospettiva da cui la si vive, non piu' identificati come prima con le storie della mente e la sofferenza che esse comportano, ma piu' leggeri e vuoti e quindi piu' capaci di accogliere la vita stessa e la sua bellezza.
Questa immensita' e' il tuo stesso Essere, il tuo stesso Silenzio. Esso e' la tua vera identita', il tuo vero Se'. E' casa. La Vita accade in noi e non siamo piu nell'illusione di essere separati da essa. Quando questa immensita' si mostra per la prima volta, la mente torna e si sente smarrita, confusa. Nulla di cui sorprendersi, visto che e' stata spodestata. Ha visto che non e' in controllo su nulla e questo la soprende e la spaventa. Perche' sentiamo che quello che non e' ancora del tutto dissolto sta per stemperarsi nell'Esistenza stessa. Quella paura che si sente e' un misto di terrore e desiderio. Intuiamo che la fine della sofferenza accadra' con un lasciare andare e quindi desideriamo abbandonarci e al contempo proprio questa prospettiva e' cio' che ci fa paura perche' tutto quello che sappiamo su di noi e sulla Vita se ne deve andare.
In questo apparente dissidio e dilemma la mente stessa ad un certo punto si ferma. Non perche' abbiamo deciso di fermarci o siamo venuti a termini con qualcosa, ma semplicemente perche' l'interesse sulle trattative continue da parte della mente con la Vita non ci interessano piu'. Tutto quel mercanteggiare ci ha stancato e l'attenzione si e' spostata altrove. Su quell'immensita, quello spazio ampio e vuoto in cui ogni cosa semplicemente accade. Quel vuoto che la mente chiamava senso di mancanza non viene piu' fuggito o compensato e a quel punto scopriamo che e' il nostro stesso Essere e fuggendo da esso fuggivamo da noi stessi, soffrendo. Noi siamo quell'immensita', quel Vuoto e' Io. La mente potrebbe tornare per un po' alla ribalta, cercando di distrarci con le sue storie, ma i suoi giorni sono contati. Quell'immensita' ci ha preso e non ci lascera' piu' andare veramente.
Quando questo Silenzio diventa il tuo unico vero amore, allora lo condividi con tutto e con tutti, senza neppure sapere come. La tua semplice presenza e' incarnazione vivente di esso, e senza alcuna intenzione di dare qualcosa o di condividere alcunche' ti trovi a scoprire che stai gia' condividendo la tua stessa Essenza con tutto e con tutti. Il corpo continua a funzionare per quelle che sono le sue caratteristiche, cosi come una rosa non puo' che essere una rosa, o un gabbiano volare. Cosi tu scoprirai che quello che chiami te stesso sta semplicemente accadendo, cosi come aveva fatto da sempre. Pensieri, sensazioni, azioni sono solo l'espressione di questo Silenzio, a questo non piu' con un filtro egoico, perso nell'illusione di una scelta, ma solo nella testimonianza che la Vita accade e queste forme con essa.
Non c'e' alcun bisogno di chiedersi cosa fare o come incanalare la nostra energia: questa domanda in effetti non ha senso perche' siamo sempre e solo i testimoni. Faremo quello che faremo e non faremo quello che non faremo perche' da sempre stiamo solo guardando a partire da Silenzio quella che chiamiamo la nostra forma. E' proprio questa idea che generava conflitto. La mente domandava sempre cosa poteva fare o no, cosa doveva fare o no. Come se avesse questa possibilita' di scelta! L'illusione cade e resta solo la Vita che accade.
Vivere allora significa semplicemente essere parte della Canzone della Vita, di cui tutto il Creato e' espressione. Non siamo noi a esprimere, l'espressione sta gia' accadendo. Si chiama essere noi stessi.
Non hai bisogno di imparare a esser te stesso non puoi che non esserlo. Lo sei gia', ma nel vedere questo fatto, cessa il conflitto che copriva la tua gioia di vivere.
Non hai bisogno di fare alcuna scelta. Permetti alla Vita di esprimersi, e vedrai come ogni cosa avviene, incluse le scelte e le decisioni. Se questo ti spaventa, sappi che persino quella paura non puo' che accadere. Sta gia' tutto solo accadendo. La tua vita materiale e spirituale cessano allora di essere distinte, come se lo fossero mai state. Tutto e' Uno.
Con Amore,
Shakti