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domenica 3 giugno 2012

La rabbia e l'Amore

"Se io non sono rabbia, perché dovrei essere Amore? ".
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Amore non è un'emozione, mentre la rabbia lo è. La rabbia può nascere dall'Amore che è lo sfondo di ogni cosa, mentre l'Amore non nasce da nulla, perchè il tuo stesso Essere, è lo sfondo di ogni cosa. La rabbia può estinguersi nell'Amore quando la sua onda è finita, mentre l'Amore non finisce mai, perchè non è mai iniziato, è sempre stato presente anche quando non ne eri consapevole. Spesso quando sorge rabbia pensiamo che se essa è presente non ci possa essere Amore.

Eppure non è così. A volte la rabbia sorge, ma non è riconsociuta in modo conscio e allora c'è identificazione con essa. Abbiamo delle ragioni per cui la rabbia è presente e in quelle ragioni e giustificazioni costruiamo una storia del perché siamo arrabbiati. Di fatto, quando la rabbia sorge lo fa è e basta simultaneamente con la circostanza del momento.

Se la soda caustica è attivata e brucia non pensiamo che sia arrabbiata, diciamo solo che è una reazione chimica. Lo stesso con la rabbia, solo che la prendiamo come personale perché invece che vedere che ne siamo sempre e solo i testimoni la consideriamo qualcosa che ci appartiene, qualcosa di nostro su cui magari dobbiamo lavorare per non farla accadere più. Tutto questo è un fraintendimento.

Puoi lavorare sulla rabbia tutta la vita pensando che sia tu e perderai solo tempo. Non è più tua di quanto lo siano le nuvole cariche di pioggia che passano nel cielo. L'idea che la rabbia sia tua è ciò che ti fa soffrire la rabbia, perchè di fatto quell'identificazione e le storie legate alla rabbia la rendono una sensazione spiacevole. Quando invece è solo sentita, senza rifiutarla essa è semplicemnete un'energia intensa che ti attraversa e quando è passata non lascia nessuno strascico. E' forza pura. Il condizionamento invece ci dice di non provare rabbia, come se fosse qualcosa di nostro. Quando allora la rabbia sorge sorge anche un rifiuto della rabbia che viene repressa. Nel reprimerla essa diventa aggressività che trabocca poi nella giornata verso persone e situazioni in modo compulsivo, reattivo. Quell'azione di rabbia che nasceva pura dal momento diventa allora una RE-azione, ovvero si riversa quando non è più possibile reprimerla. Se quella rabbia non ha il permesso di essere semplicemente sentita e accolta diventa veleno per la mente e per il corpo. Diventa un tossico che provoca malattie, sia mentali che fisiche. Osho aveva compreso tutto questo e attraverso le sue meditazioni come la dinamica permetteva a queste energie inconscie di salire in superficie perchè venissero espresse e poi semplicmente testimoniate.

Le persone che negli anni '70 e '80 venivano da lui dall'Occidente e erano fortemente represse e avevano bisogno di un modo di far salire tutta quell'aggressività, quella rabbia repressa. Adesso non viviamo più in una società così repressa come allora. Adesso viviamo in una società in cui tutti esprimono tutto con un battito di click su social network, in televisione, nei rapporti umani. L'espressione non è più un problema. Quello che non abbiamo ancora sviluppato - che era anche l'intento di Osho - è la meditazione. Lui la chiamava la psicologia del buddha. Se la rabbia ha il permesso di salire e non c'è identificazione con quella rabbia, allora sarà solo energia che sale e la sua espressione soesso non accadrà neppure, sarà sentita spesso solo come una energia intensa, non spiacevole nè irritante. E' il bloccare la rabbia che produce irritazione. Se non c'è identificazione con quella rabbia come se appartenesse ad un "me" allora quella rabbia sarà espressa in accordo alle circostanze ma non sarà violenta, non creerà separazione, ma sarà una espressione dell'Amore ovvero di ciò che non conosce separazione.

Quando sai cos'è Amore, ovvero ciò che non conosce separazione, qualunque cosa può venire su, persino la rabbia, ma l'Amore non viene mai meno. Non hai bisogno di essere sempre amorevole a volte c'è bisogno che rabbia venga su, ma se nasce dall'Amore creerà chiarezza in tutte le forme presenti e non lascerà nessuno strascico nè di rancore nè di biasimo dopo. Sarà vista come una azione che accade, ma non sarà violenta, sarà solo una forza intensa che passa attraverso la forma senza alimentare nè odio nè divisioni, anzi il contrario. Diventerà un temporale che si scarica rilasciando energia.

Alcune forme sono caratteristicamente più capaci di esprimere rabbia. Ecco che sono quelle che la Vita stessa sceglie per fare questo: come in un'orchestra il compositore usa certi strumenti e non altri per esprimere una melodia. Se non c'è identificazione con questa caratteristica allora non ci sarà storia nè sofferenza. Se la rabbia non è repressa non sarà aggressiva e probabilmente sorgerà anche di rado perchè sarà parte dell'accadere del momento e non trascinata per giorni o mesi o anni.

Non porterà via la tua pace. un abbraccio Shakti

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