Cos'è l'intuizione? Un pensiero deduttivo così rapido che non siamo capaci di vedere o piuttosto una saetta priva di un percorso logico deduttivo?
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Positivo e negativo, maschile e femminile sono i due modi in cui facciamo esperienza della manifestazione a partire dalla neutralità dell'Essere. Siamo così divenuti disconnessi dalla nostra intuizione che non sappiamo neppure cos'è: essa è la parte femminile della mente, che sa qualcosa senza sapere come. E' fatta di sensazioni, di emozioni, non ha una spiegazione logica, affonda le sue radici nell'illogica. L'intelletto è la sua controparte maschile ed è ciò che di solito viene coltivato e dettato come importante nell'educazione occidentale.
Non ci viene mai insegnato a seguire quello che sentiamo, ma quello che pensiamo che sia giusto in base al condizionamento che abbiamo ricevuto. Ecco che pian piano perdiamo quell'intelligenza intuitiva che avevamo nell'infanzia che ci permetteva di sapere le cose anche quando non ci venivano spiegate. I grandi fanno l'enorme errore di pensare che i bambini siano stupidi: solo perchè le loro capacità intellettuali non si sono ancora pienamente sviluppate non significa che non capiscano quello che accade. Anzi, il più delle volte era vero il contrario: l'intelligenza intuitiva da bambini ci permetteva di vedere con grande chiarezza certe dinamiche in cui gli adulti erano del tutto persi. C'era un momento nell'infanzia in cui tutto era chiaro, intero, fluiva libero di momento in momento. Eravamo ancora in contatto con la sorgente dell'Essere, eravamo in contatto con noi stessi, con il nostro vero Sè. Sapevamo senza sapere, fluivamo con quello che SENTIVAMO che era giusto e sentivamo un profondo senso di ingiustizia quando gli adulti ci davano le loro stupide regole tutte basate su concetti che non riuscivamo a comprendere. Non avevamo un concetto di Dio o di divino, perché eravamo in connessione constante con esso, senza neppure saperlo. Vivevamo in altre parole in modo spontaneo seguendo le nostre sensazioni e non le nostre idee e concettualizzazioni.
L'intuizione è infatti più sottile del pensiero, più vicina quindi al vuoto. Quando agisci quello che pensi sei più lontano da una azione spontanea che viene dal vuoto, dalla sorgente in modo diretto rispetto a quando segui quello che senti. Il problema del seguire quello che senti e dell'intuizione è che senza l'intelletto, il suo sposo, essa non può andare nel regno dei cieli. Un uomo senza una donna è perduto nelle sue idee, una donna senza un uomo è persa nelle sue sensazioni e emozioni. Non intendo uomo e donna a livello fisico, ma come femminile e maschile, come pensiero e sensazione che sono le due facce della mente.
L'intuizione sorge davvero come una saetta direattamente dal vuoto ed è raccolta dall'intelletto che la formula come pensiero che la esplica e la riporta all'intuzione che dà il suo sigillo di approvazione o meno. Altrimenti l'intelletto dovrà riformulare fino a che l'intuzione non sarà soddisfatta della conclusione a cui si è pervenuti. E' come quando abbiamo una sensazione, poi arriva una un'idea legata ad essa e l'idea viene poi "sentita"come corretta. Solo allora avviene una comprensione completa, ovvero una comprensione intuitiva. Solo allora c'è un "Ah! ho capito". Di solito invece o restiamo a livello mentale e non riusciamo più a trovare un contatto con il nostro femminile, con la nostra intuizione che ci guidi per vedere se quello che pensiamo è davvero giusto per noi, oppure restiamo invischiati nelle sensazioni senza un filo logico e coerente.
Ecco perché è importante dare ascolto alle proprie sensazioni, e allo stesso tempo restare distaccati anche da esse. Nello sviluppo armonico di intelletto E intuizione ritorneremo a quello stato di percezione diretta della realtà tipico dell'infanzia, ma questa volta grazie all'intelletto consciamente e quindi con saggezza.
Se senti che non sai cosa è la tua intuzione significa che non la stai ascoltando: guarda come il tuo corpo reagisce ad una idea o una situazione: se si contrae ti sta dicendo di non andare in quella direzione, se senti espansione significa che quella situazione è giusta per te. Quando ci sarà integrazione tra intuizione e intelletto non avrai più neppure bisogno di questo: vedrai l'azione dispiegarsi in modo spontaneo dal vuoto, senza motivo e allo stesso tempo ne conoscerai la ragione profonda che risiede nel vedere la scena da una percezione dell'Uno. Non agirai perché la mente ti dice che è giusto o perchè le tue emozioni ti indicano una strada, ma vedrai il corpo danzato dalla Danza del Divino in ogni momento, a fare la cosa giusta, nel posto giusto, al momento giusto. Cosa che era sempre già il caso.
Con amore,
Shakti
Per prima cosa grazie Shakti per la tua risposta. Il conflitto è presente, assolutamente. Per cui tu dici non c'è accettazione, è chiaro. E' invece presente giudizio e senso di colpa per non riuscire a farla accadere. C'è sforzo. E' ancora forte il senso di un "me" che può e "deve" fare qualcosa e la frustrazione di non riuscirci. Il tuo ultimo post è stato illuminante. C'è proprio un conflitto tra ciò che sento e ciò che l'intelletto crede sia giusto fare ed un io che si schiera o da una parte o dall'altra. Estenuante, soprattutto se considero che non esiste nessun "io". Dunque tutto ciò sta semplicemente accadendo e c'è la realizzazione di questo. Qui è dove io mi trovo.
RispondiEliminaCon gratitudine.
Chay
Ciao cara ti ho risposto in un nuovo post perche' ho pensato che la tua domanda sia importante andhe per altre forme. Un abbraccio
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