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lunedì 9 dicembre 2013

Amore, oltre la relazione

Mi sto scontrando con l'idea di relazione e di donna che esiste nella mia mente e con ciò che in realtà creo "fuori" da me. Vorrei una relazione dove si sta insieme ogni giorno, ma in realtà questo non avviene. Nonostante ciò l'amore tra me e lei è forte e sincero, contemporaneamente vedo i condizionamenti di coppie che vivono assieme e vedo che non sempre è amore... Sento che tutto viene dalla famiglia di origine, ma non so come comportarmi di fronte a questa compresenza di ideali e realtà che fa a pugni con l'ideale... quindi sorgono sensazioni di tristezza conflitto, mal di pancia ecc.. che mi dici a riguardo?

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Non si arriva all'Amore sapendo cosa fare o comportarsi, o avendo le idee chiare su che tipo di strada intraprendere. L'Amore è Mistero, è attesa, è apertura. E' non sapere, è essere così intimi da vedere che non esiste separazione, che "i  miei occhi si chiudono con il tuo sonno".

Non ha a che vedere con il romanticismo. L'ideale romantico parla di noi due, mentre l'Amore condivide Se Stesso, non importa che sia con il cane o la donna della tua vita o l'edicolante per strada. L'Amore è, non chiede presenza, perché è Assenza, è lo spazio vuoto in cui tutte le relazioni possono accadere. Amore è lo sfondo che permette a tutto di esistere e morire, è la nostra vera essenza.

Se la tua vita amorosa non coincide con quello che è la tua idea di coppia, e allo stesso tempo vedi che le coppie spesso non funzionano, si tratta di cogliere che quello che hai appreso come ideale non amore, ma di bisogno. Diciamo "ti amo", ma in realtà stiamo dicendo "ti garantisco che resterò al tuo fianco così che forse anche tu farai lo stesso e non mi sentirò solo". Diciamo "ti amo", ma in realtà è la nostra biologia che parla, ma che abbiamo bisogno di rendere più romantica perché non riusciamo a distinguere il fatto che l'attrazione fisica è solo una delle espressioni dell'Amore, ma non la sua essenza. 

Non ha senso cercare di far funzionare una relazione in base alle idee che abbiamo su come dovrebbe essere: le nostre idee sono morte, fanno parte del passato; mentre la nostra relazione è una cosa viva, che cambia continuamente. Noi, come forme, cambiamo in continuazione e anche l'"altro" lo fa... con chi allora sei in relazione? Spesso siamo in relazione con una idea dell'altro e non lo vediamo neppure più per quello che è veramente. Siamo innamorati di una immagine e siamo in relazione con essa. E l'altro spesso fa la stessa cosa e quindi anche se formalmente si è "insieme", ognuno dei due è solo in relazione con una sua idea e non vede neppure più l'altra persona. La relazione è una cosa viva, è uno scambio continuo, se la filtri attraverso una idea la uccidi, diventa stantia, noiosa, ripetitiva... in realtà è la mente che è stantia noiosa e ripetitiva. 

Se vorresti avere vicina l'altra persona, ma non accade significa che la Vita vi sta dispiegando in direzioni diverse, e contrastare questo con idee crea solo sofferenza... non tradirTi per colpa di una idea, se possibile resta aperto a sentire quell'emozione di bisogno che l'altro sia presente perché tu possa sentire quell'apertura che è l'Amore stesso. Se accade, se è possibile restare presenti a quell'emozione senza contrastarla, potresti e  scoprire che quello spaccarsi del cuore è una azione dell'Amore stesso che sta tornando a se stesso... e per farlo deve proprio dissolvere quelle barriere concettuali che hai costruito per proteggerti. Perché quando ti apri davvero all'Amore allora "tu" vieni fatto fuori, vieni tolto di mezzo. Ecco perché cerchi di proteggerti attraverso quelle idee e regole su come dovrebbe essere una relazione...

Se ti apri davvero all'Amore, permettendo a quella sensazione di essere presente scopri che non hai affatto bisogno che l'oggetto d'amore sia disponibile perché tu possa essere in quell'apertura... l'oggetto del tuo amore era solo una scusa, un escamotage, perché tu ti aprissi... L'Amore è e  quando si riscopre prima dissolve l'idea che ci sia bisogno di un qualcuno da amare e poi che ci sia bisogno di qualcuno che stia amando... e muori letteralmente in quell'Amore, ti dissolvi e resta solo Amare, come verbo, non come sostantivo.

Nell'Amore infatti non c'è nessuno che ami o che sia amato, esistono solo i corpi e la Vita stessa che si dispiega in quell'Amore come parte di una unica azione. Tutto è scoperto essere noi stessi in manifestazione, tutta quella apparente separazione è vista solo come un inganno che sembrava reale fino a che si credeva che ci fosse un qualcuno che amava, un qualcuno di separato da un altro. Coloro che amavamo era noi stessi, coloro che odiavamo erano noi stessi. Questa riscoperta è Amore e in esso ogni idea cade, resta solo una apertura senza confini. 

Vivere dall'Amore significa dunque vivere dal Mistero dell'Essere, in cui ogni istante si dispiega nuovo e fresco nel momento. E' un inizio continuo, senza mai una fine, una porta spalancata che si apre su un'altra porta spalancata all'infinito...

Vivere da questa apertura significa quindi lasciare andare ogni idea e restare in quell'aprirsi... se è possibile farlo potresti scoprire che sei in relazione con Esistenza stessa, una relazione che non finisce mai perché non è mai iniziata. Dalla solitudine all'Uno tutto si dissolve in questa comprensione d'amore. 

Shakti Caterina Maggi

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