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mercoledì 13 marzo 2013

Illuminazione di massa


9/4/2011

Si parla molto in questo momento di risveglio di massa, illuminazione, qualcosa che in precedenza sembrava essere stato un evento piuttosto raro e che sembra adesso stia diventando la norma.

Può darsi che questo accadrà, o persino stia accadendo,  ma prima del suo accadere  al cosiddetto livello individuale è necessario che si faccia chiarezza su molte idee di cosa questo significhi. Di sicuro porterebbe un cambiamento nella coscienza umana e un rapporto più aperto e amorevole tra gli esseri umani e anche con la terra stessa perché è impossibile riposare nella realizzazione dell’Uno e agire come se la dualità fosse vera.

Resta il fatto comunque che l’Uno è sempre, già, il caso e quindi in quel senso l’illuminazione di massa è già accaduta e sta già accadendo, c’è sempre stata. C'è solo illuminazione, il gioco dell’Uno  si manifesta come apparente dualità.

Tutto ciò che è richiesto è che si veda chiaramente che non c'è nessun NOI, l'intero concetto del NOI si applica e si basa sul presupposto della separazione. Non siamo molti ME che vivono in forme separate ma lo stesso preciso Uno che vive in tutto, e dato che questo è il fatto della situazione, l’Unità è già il caso.

Ciò a cui ti riferisci quando usi la parola “me” è ciò a cui mi riferisco quando è usato qui, è infatti che lo stesso Uno che si relaziona a se stesso. Ogni volta che la parola IO o ME viene utilizzata, sia verbalmente o come un pensiero che sorge, è l’Uno che si riferisce a se stesso. Ciò a cui è riferita è la Consapevolezza silenziosa da cui appare l'azione del me e nel quale si scioglie nuovamente, dal silenzio nel silenzio. Questo è sempre già il caso.

Attendere del tempo per l’accadere dell’illuminazione di massa o risveglio di massa in questo caso non è una necessità perché esso non è in alcun modo dipendente dal tempo. L’eterno è sempre stato ed è sempre senza tempo, è di fuori del tempo, prima di esso in un certo senso, e come tale è ciò in cui il tempo trova la sua esistenza.

TU sei questa atemporalità, tu sei qui ora, nulla più deve essere aggiunto a questo per renderlo più illuminato e come tale l’illuminazione di massa è  già un fatto, dunque è già il caso. E’ già accaduta, accadrà sempre, siamo già Uno.

Risvegliati a questa realizzazione di ciò che già è e il mondo si risveglierà. Il mondo di immaginari altri è illuminato nella tua illuminazione.

Avasa



8 commenti:

  1. Condivido ciò che dici, nel senso che so che ciò che dici è parte della tua esperienza ed è reale, ma per quanto mi sforzi non ho idea di ciò che realmente tu voglia dire perchè la forma attraverso cui l'Uno si manifesta (ossia me) non è risvegliata, altrimenti non ci sarebbero problemi. Accetto il fatto che c'è un unico Uno che manifesta attraverso varie forme, ma per poter parlare di risveglio forse questo deve essere sperimentato da ciascuna delle varie forme, altrimenti perchè ad un certo punto una particolare forma comprende la Realtà di ciò che è mentre le altre continuano a rimanerne fuori? Deve necessariamente accadere qualcosa affinchè questo avvenga, e se avviene per me e tu rimani nel sonno, questo unico Uno forse è frammentato egli stesso e il suo completo risveglio può avvenire solo nel risveglio di "tutte" le forme attraverso cui manifesta. C'è solo l'Uno e questo è visto solo da alcune forme, perchè non da tutte? Qual'è la differenza tra una forma e l'altra? L'Amore dell'Uno si manifesta attraverso singole forme, cosa è accaduto? se tutto è già illuminazione?

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  2. If you imagine you are the body/mind you have limited yourself to that way of seeing yourself.
    In that way of seeing it appears as if there are many others in many other body/minds
    The moment that you see what you actually are it is obvious that there are no others, all is yourself.
    So from the point of view where you see yourself as the body/mind separation appears to be true
    When one sees oneself without a location one is everything, everywhere, in all things.
    This means that one was always the One but did not see this, nevertheless one was and always is this that is in and appearing as all.
    In some forms the Self is not recognised because of identification with the body/mind and in some that identification is no longer present.
    Which ever is the case it is happening always to the One. There is only the One.
    Avasa

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  3. Se immagini di essere il corpo/mente ti sei limitato ad un modo di vedere te stesso.
    In quel modo sembra che sia vero che ci siano altri in altri corpi/mente.

    Nell'istante in cui vedi ciò che veramente sei è ovvio che non ci sono altri, tutto è te stesso.
    Quindi dal punto di vista da cui vedi te stesso come corpo/mente
    la separazione sembra essere vera.

    Quando vedi che non hai nessuna localizzazione allora si è ogni cosa, si è in ogni dove, si è in ogni cosa.

    Questo significa che si era sempre l'Uno ma non lo si vedeva, ciò non di meno lo si era ed era sempre così, si era sempre ciò che è in ogni forma e che appare come ogni forma.

    In alcune forme il Sé non è riconosciuto a causa l'identificazione con il corpo/mente e in altre questa identificazione non è più presente.

    Qualunque sia il caso sta sempre accadendo all'Uno. C'è solo l'Uno.
    Avasa

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  4. Se immagino di essere il corpo/mente, allora potrei anche immaginare di non esserlo ed in QUEL CASO vedrei l'Uno. Allora DEVE accadere qualcosa, e chi lo fa accadere? Se non c'è nessuno lì che possa fare niente? "Quando vedi che non hai nessuna localizzazione..." CHI E' CHE VEDE? La mia mente (!) non può far altro che inchinarsi di fronte a tale mistero....

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  5. The One that is seeing is not a WHO, there is still in what is said here the concept of someone seeing, there is no one, just seeing happening.
    The body is SEEN, the mind is SEEN, but what is doing this seeing is neither the body nor the mind, it is nothing, emptiness.
    Of course this is difficult to grasp intellectually, in fact it is impossible to be grasped, it has to be SEEN.
    Yes of course you can (and do) imagine yourself to be the body/mind and you can also imagine you are not that but both of those are mind games, they are not seeing. In seeing there is no effort and no one doing it.
    No one can make this happen because there is no one LOL I know it is frustrating when you really want to understand it and that is good because that frustration is needed, it is a requirement that brings about the giving up of imagining this can be done by the ego.
    When awakening happens it happens, there is no one present to make it happen.
    The eye blinks , it happens, it does not require that someone makes it happen.
    What is being felt there is happening, if there was someone in control would they choose what is happening, I think not!
    A hug Avasa

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  6. L'Uno che sta vedendo non è un CHI, c'è ancora ciò che è detto qui il concetto di un qualcuno che vede, non c'è nessuno, c'è solo il vedere che accade.

    Il corpo è VISTO, ma ciò che sta facendo questo vedere non è nè il corpo, nè la mente, è nulla, vuoto.

    Naturalmente questo è difficile da cogliere intelletualmente, infatti è impossibile da cogliere, deve essere VISTO.

    Sì, naturalmente puoi (e lo fai) immaginarti di essere un corpo/mente e puoi anche immaginare di non essere questo ma entrambi sono giochi mentali, non sono vedere. Nel vedere non c'è sforzo e non c'è nessuno lo sta facendo.
    Nessuno può far accadere tutto questo perché non c'è nessuno LOL

    Lo so è frustrante quando davvero vuoi capire, e va bene così, perché questa frustrazione è necessaria: è una necessità che porta ad una resa del fatto che tutto questo possa essere compiuto dall'ego.

    Quando il risveglio accade,esso accade, non c'è nesusno presente che lo faccia accadere.

    Gli occhi sbattono le palpebre, accade, non è richiesto che qualcuno lo faccia succedere.

    Ciò che è sentito lì sta accadendo, se ci fosse un qualcuno in controllo non penso proprio che sceglierebbe di farlo accadere!

    Un abbraccio
    Avasa



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  7. Sono ancora imbottigliata nell'ego, questo posso riconoscerlo. E non riesco a smetterla (che poi anche lì, chi la smetterebbe di fare cosa? ... lasciamo perdere). So di non essere il corpo/mente ma, come dici tu, fino a che questo non è visto, è un giochetto mentale. In alcuni momenti particolari mi sono ritrovata a provare sensazioni tali di benessere e pace mai provati prima, dove qualunque desiderio non aveva più motivo di essere. E quei momenti sono accaduti proprio mentre non ci pensavo neppure. Nonostante questa consapevolezza, non posso impedire che l'insistenza a voler capire x far accadere si presenti. Leggo sempre i tuoi post e quello che dici lo sento così vicino che ho l'impressione di poterlo toccare davvero, per poi non riuscirci, e questo provoca un forte senso di impotenza (e anche rabbia a volte). Eppure sono qui, anzi NON SONO al momento...e a quanto pare non ho altra scelta che lasciare che tutto questo accada.
    Un grazie sincero.
    Chay

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  8. Ciao cara ho pubblicato la domanda cosi sincera a parte perché tutti la possano leggere dato che non sempre i commenti vengono visti. un abbraccio Shakti

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