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mercoledì 30 gennaio 2013

Stare con la sensazione

"Cosa devo fare , in pratica, per "stare con le sensazioni e lasciare che siano pienamente vissute", le devo ascoltare solo a livello fisico oppure devo anche "sentirle emozionalmente" perchè emozionalmente non ci riesco, per sentirle devo pensarle!!! Scusa ma come avrai capito sono un pò imbranata in materia..."
  

Siamo tutti un po' imbranati quando cerchiamo di toglierci l'imbranataggine!
Come esperienza umana siamo composti essenzialmente di tre cose:

1..... Una forma corporea
2..... Una mente, che consiste di pensieri e sensazioni

3..... Questo che e' consapevole della loro esistenza

Se guardiamo la mente un pochino piu' da vicino vedremo che i pensieri arrivano nella coscienza DOPO le sensazioni e NON prima. A causa del nostro condizionamento e sistema scolastico abbiamo imparato a perdere di vista le sensazioni e rapidamente saltare alla storia dei pensieri, cosa che ci ha condotto a diventare separati dal nostro mondo. 

 
Quando eravamo piccoli eravamo esseri di SENSAZIONE e NON di pensiero e in questo modo eravamo sensibili al nostro mondo come una estensione di noi stessi.
Se trovi il mentale " di troppo" la risposta e' ritirare l' attenzione da esso e indirizzarla verso cio' che lo sottende, ovvero la sensazione che lo precede. Quando si e' capaci di fare tutto ciò con facilita' si diventa consapevoli della consapevolezza che sta prima di quelle sensazioni. 

 
Allora si comincia a stabilire un contatto con tutto questo e a un certo punto si vede che questa consapevolezza e' cio' che si e', NON il corpo- mente, ma la consapevolezza eterna che sta prima delle sensazioni e dei pensieri. A quel punto è naturalmente e' ovvio e' che ognuno e' in realta' questa Unica Consapevolezza. Questa Consapevolezza e' SEMPRE PRESENTE come cio' che testimonia il corpo e la mente. 

 
Tu sei questa Consapevolezza e questa e' la Verita'. Come quest'Uno tu sei il creatore del gioco della Vita.
Non esitare a farti domande su qualunque cosa che sia stata affermata da chiunque, fino al punto in cui questa sia  la TUA verita'.
 

Con molto Amore, 
Avasa

giovedì 24 gennaio 2013

AUM, il suono del silenzio


Il suono del silenzio è udito dallo stesso silenzio.
Solo il silenzio è consapevole del silenzio.
C'è solo UN silenzio.
                                  Avasa

"ll suono del silenzio... Il mio è un ronzio pulsante.. Come fa ad essere il suono del silenzio? Sembra essere qualcosa esterno a me e nello stesso tempo è dentro di me... Certo ne sono consapevole, quindi proviene dalla Coscienza-Silenzio. Cosa vuoi dirmi? che IO sono quel suono?".

Quando si diventa consapevoli di quel suono è come tu descrivi, se l'attenzione resta su di esso allora diventa più chiaro che in effetti esso è il SUONO del silenzio e NON il silenzio stesso.
Questo ronzio è la prima vibrazione che sorge dall'immobilità del vero silenzio, questo è l'AUM. Tutte le altre vibrazioni che appaiono come nostra esperienza di Vita sono variazioni di questa iniziale vibrazione, che poi vibra al di sopra e al di sotto di se stessa apparendo come tutto ciò di cui i sensi fanno esperienza.
E' tutto Uno
.

Sembra essere esterno perché c'è l'idea che ci sia un dentro che sia separato da un immaginario fuori.
Eppure, come tu dici, è anche dentro di te.
Infatti E' dentro di te perché in Verità tu sei l'Intero e tutto quello di cui si fa esperienza è DENTRO di te, tu stessa sei la non-esperienza in cui ogni cosa sta accadendo.

No, non sei quel suono. Vuol dire che tu sei QUESTO silenzio che sente il suono che esso stesso sta creando.
Oggetto a soggetto.
Questo oggetto può sparire e lo fa ma il silenzio non scompare MAI:
Tu sei eterna.
Avasa

mercoledì 23 gennaio 2013

Cos'è Amore


Pubblico una serie di pensieri di Avasa sull'Amore. 
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Nel Vuoto non c'è nè un se stessi nè esiste un altro.  

Là dove non c'è altro c'è Amore.

Là dove c'è l'altro c'è paura.
 
Quando vedi che tutto è Vuoto che si manifesta, allora tutto è Amore.



Possiamo dire che l'Amore è la radianza è ciò che è rimasta nei suoi strumenti e che brilla all'infinito. 
Quando alcune circostanze fanno sì che quella radianza collassi su di sè essa diventa paura. 
La circostanza che causa il suo collasso, o contrazione, sono un rifiuto dell'Amore stesso di vedere se stesso in tutte le cose, in quel momento particolare, nella circostanza particolare che sta accadendo. 

E' come se la Sorgente che E' Amore avesse ingannato se stessa, si fosse auto-ipnotizzata, nel vedere l'ALTRO in ciò che in realtà è Uno. Per esempio se abbiamo un condizionamento cristiano crediamo che ci sono alcune cose che vengono da Dio e altre che vengono dal diavolo, quando in effetti entrambe queste cose sono riflessi del NOSTRO stesso modo dualistico di vedere la Vita. Allora come è possibile che come cristiani diciamo che Dio sia il creatore di tutte le cose?!?... questo dovrebbe portarci a chiederci allora da dove venga il diavolo. Quindi in questo modo c'è una maniera dualistica di vedere dove ci sia amore E paura che sono in realtà ENTRAMBE la stessa identica cosa, Amore! 

L'Amore è sempre lo sfondo su cui le cose hanno la loro esistenza. 
Quando il "ME" si è dissolto, si è lo sfondo e quindi si è tutto ciò che esso contiene. Non c'è nessuno da amare e nessuno che faccia quell'amare. Quando l'Amore è vero, è tutto un gioco dell'Amore.
L'Amore che è desiderato è il desiderio di ritornare a questo Amore che tutto è Uno.

                                                                                                                                               Avasa

Il desiderio piu' profondo



Il nostro desiderio piu' profondo e' quello di essere senza desideri, vuoti.
Tutti gli altri desideri che sono per delle " cose" nascono da questo e dall' incapacita' di vedere che questo e' il nostro desiderio piu' profondo. 

Quando otteniamo un oggetto desiderato siamo per un breve momento liberi da desiderio e siamo di nuovo in contatto con la nostra vera casa, il vuoto.
La credenza che ci e' stata passata, ovvero che otteniamo la felicita' attraverso delle "cose", e' una convinzione molto forte e quindi in breve tempo  la mente inizia di nuovo la sua abitudine di ricerca e di nuovo siamo focalizzati su quello che ci immaginiamo che ci dara' qualcosa che invece solo un restare attenti al Vuoto puo' donare.
Questo gioco inizia a finire quando si realizza che il nostro vero desiderio e' essere senza desideri. Cio' che appare come immaginaria azione personale non e' dipendente dal desiderio, le azioni sono impersonali e continuano quando il desiderio cade nel vedere che si e' e si ha ogni cosa.
Con Amore

Avasa

sabato 12 gennaio 2013

Sorpresa

La gioia della Vita stessa risiede nella sorprese, cosa sarebbe infatti la Vita se uno conoscesse tutto il suo futuro prima che esso accadesse? Varrebbe la pena vivere?

Ogni cosa che accade a noi succede e basta, non può esser fatta accadere e non può non essere fatta accadere, è solo lì in attesa.
C’è l’illusione che ci sia un qualcuno che sia in controllo della vita e che questo immaginario qualcuno possa decidere su quel che deve accadere e quello che non deve accadere. Se questo fosse vero non ci sarebbe sofferenza, e invece c’è.
Fino a che è presente questa idea, che ci sia un qualcuno che possa cambiare ciò che avviene, ci sarà sofferenza.

Quando questo concetto cade, anche la sofferenza se ne va, dato che il qualcuno che faceva resistenza non e’ piu’ presente.
Quando accade un lasciare andare, colui il volere di colui che si immagina di essere separato si arrende al volere del Divino, dato che si vede che quel qualcuno di separato in realtà non esiste.
Ogni dettaglio di tutte le circostanze che sembrano comporre la propria apparente vita personale non e’ affatto personale. La Vita accade senza il consenso di colui che si immagina di essere una persona.
La Vita semplicemente accade.
Avasa

La strada verso casa




Dopo aver letto quello che avevi da dire sulla tua infanzia, posso risponderti che e' qualcosa di molto simile alla mia esperienza di bambino. Anche io ho dovuto guardare mia madre fare delle cose, principalmente a me, che andavano oltre la normale educazione impartita ad un bambino.

Per mia esperienza e anche di cio' che ho visto in altri riguardo tali argomenti non credo per un solo istante che la risposta sia nel passato e nel richiamare memorie come se la risposta giacesse in quella direzione. Non incoraggio nessuno a riscoprire memorie che  sono comunque basate sull'idea che esse appartengano ad un qualcuno o che siano accadute ad un qualcuno.

Fino a che intratteniamo l'idea che lavorare attraverso  le memorie sia il modo di andare avanti andremo continuamente indietro e la mente alla fine creera' delle false memorie di quello che e' accaduto, questo e' il gioco dell' analisi.

La risposta e' la stessa che ho detto da quando ci siamo incontrati. L' energia che sorge prima dell' apparizione della memoria e' cio' che e' importante e questo e' l' UNICO modo di andare avanti nella rimozione degli effetti di certe esperienze del passato.

Non si hanno SEMPRE delle memorie, se pero' quando sorgono ci si tuffa a giocarci esse si prolungheranno nel tempo e si rinforzeranno al punto che il loro proseguimento sara' garantito. Quindi la risposta e' semplicemente restare al livello della sensazione che sta prima del sorgere di quelle storie mentali che provengono dalla sensazione stessa. 

Dico semplicemente, anche se all' inizio e' ovvio che questo non sia semplice affatto e quindi ci vuole un po' di fiducia sul fatto che questa sia la via da intraprendere.
Questa fiducia lascia spazio ad un tipo di conoscenza che piu' in la' fa sorgere una comprensione piu' alta di come le cose si sono mosse nella giusta direzione man mano che le storie mentali sono cadute e le sensazioni si sono a loro volta grandemente scemate. 

Cio' su cui mettiamo la nostra attenzione e' nutrito dalla nostra attenzione. La nostra attenzione e' la prima attivita' che sorge dal Nulla dell' Essere e quindi crea cio' che intende cercare in cio' che sta cercando. Questo significa che qualunque storia su cui poniamo la nostra attenzione incrementa la storia stessa, piuttosto che farla diminuire. 

Ho incontrato molte persone che sono state in "cura" psichiatrica, e conosco molti che si sono rivolti ad un aiuto psicologico per avere un aiuto, un passo che e' in una direzione migliore per quanto mi riguarda, anche se non ho mai visto un risultato che si possa dire abbia davvero apportato un bilanciamento naturale. Ci sono sempre dei residui che restano dopo l' analisi e nel caso della psichiatria e delle medicine tutti i problemi alla fine riemergono.

La prima cosa che e' richiesta e' che si realizzi che nessuno puo' sciogliere quel nodo di confusione per te e che quindi tu stessa non puoi farlo attraverso alcun metodo. Stare con la sensazione che precede l' apparire di una storia mentale che si reinforza all' infinito e' l' unico modo di uscire dal labirinto della mente. Questo implica non fare assolutamente NIENTE, permettere alle cose di essere come sono, e notare quello che sorge senza essere attratti dai molti schemi  che la mente ha creato per evitare di toccare quelle sensazioni. 

Queste sensazioni sono la porta da ATTRAVERSARE per andare oltre la giungla dei pensieri E delle sensazioni. 

Queste cose appartengono alla mente che e' divenuta molto confusa a causa di una cattiva programmazione da parte di persone che in loro stesse sono state programmate male da gente che lo era e cosi via.

Quando ho scoperto come era stata l' infanzia di mia madre, molti anni dopo che l' effetto di quello che mi aveva fatto era ormai scemato, ho sentito solo tristezza per lei e per quello che aveva attraversato. Lei stessa  lo ha sentito e ha riconosciuto che questo era il modo di riconnettersi con me, sebbene non l' avessi incotrata per 26 anni. La nostra nuova relazione era a quel punto fresca e aperta e ci ha lasciato liberi di essere in compagnia l' uno dell'altra.

Quindi come dico sempre STAI CON LA SENSAZIONE!

L'andare nella storia non serve assolutamente a nulla per rimuovere il problema, cosa che le storie stesse sono. Restare a livello delle sensazioni con l' intenzione di farle andar in una certa direzione non serve neppure a nulla, in quanto questa intenzione arrivera' dal gioco problematico della mente. 


Rileggi queste parole se necessario piu' volte fino a che non vedrai con chiarezza quello che viene qui affermato. 

Questa NON e' una nuova informazione su come risolvere un problema della mente ma una informazione che ha in se' un semplice e unico messaggio. 

I problemi non possono essere risolti, essi spariscono quando sono DISSOLTI, e nulla di essi resta. 

La mente ha sviluppato molte strategie per evitare di toccare quelle sensazioni che sorgono prima del mentale e quindi gli schemi che portano ad evitarle sono presenti, ma se l' attenzione resta sul naturale dispiegarsi delle sensazioni stesse, senza muoversi via, quelle sensazioni cadranno. 

Quando questo accade non ci sara' nulla, nessuna attivita' mentale e nessuna sensazione; e in questo c'e' liberta', una liberta' da problema originale, l' idea che uno sia una persona.

Tu e io e tutti gli altri esseri non siamo quello che crediamo di essere, siamo questo che resta quando tutto quello che puo' esse classificato come personale cade via. 

Siamo NULLA, Vuoto, impersonale e libero.

Questa e' la strada verso casa, non c'e' altra porta.


Possa tu riconoscere quello che e' scritto qui e passare attraverso questa porta senza cardini che non hai mai in realta' lasciato. 

Con amore, Avasa