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lunedì 29 settembre 2014

#NotInMyName


Come fermare una guerra? Inizia a trovare pace. Se inizi a cercare di porre pace in una situazione a partire da un conflitto non avrai che altra lotta, altro conflitto. Sarai in conflitto con il conflitto stesso.
Pace non puo' essere l'obiettivo di un percorso o di un cammino, Pace e' il punto di partenza imprescindibile.
Cio' che vediamo adesso nel mondo e' l'espressione del tentativo di voler porre pace imponendo il proprio punto di vista. Tutti pensano di avere ragione, tutti pensano di avere Dio dalla loro parte.
Ma la Pace non sta dalla parte di nessuno, non vede vincitori e vinti, non crea prigionieri, non ha mezzi che giustifichino i suoi fini.
Controllo e paura sono l'espressione di questi tentativi di voler creare pace attraverso azioni che combattano altre azioni.
Se il tuo Cuore e' in tumulto, se ti senti in conflitto o vuoi combattere contro un conflitto, allora fermati. Stai andando nella direzione sbagliata.
Tu SEI Pace. Non cercarla, trovala in te e allora l'avrai condivisa con il mondo intero.
Shakti Caterina Maggi

Cuore Vuoto

Non chiedermi amore,
Non posso darne
Non dirmi ti amo,
Non conosco parole.
Apri il tuo Cuore
Nel Silenzio
Io sono.

martedì 23 settembre 2014

Destino e creazione



In base a cosa dici con certezza che la vita ha già scelto con noi? Come fai ad esserne certa? 

Quando qualunque cosa accada, che sia un pensiero, una sensazione o una azione apparentemente esterna a te o interna, essa prende luogo senza che vi sia precedentemente una decisione o un piano da parte nostra.

Persino quando sembra che sia cosi, ovvero che ci sia un pensiero che precede l'azione e ti fa dire che ti starai muovendo in una certa direzione o in un'altra, quel pensiero accade e non lo hai scelto prima. E molte volte anche se tale piano si manifesta come pensiero, non e' detto che poi l'azione segua quel pensiero. Quante volte infatti NON facciamo quello che avevamo detto di voler fare perche' la situazione e' cambiata o noi siamo cambiati?

Il fatto e' che quando un pensiero o una sensazione o una azione accadono non abbiamo scelta prima che esse avvengano su quale di essa si manifestera': altrimenti avremmo sempre pensieri felici, sensazioni positive e faremo sempre azioni che riteniamo giuste.  Di fatto invece queste cose accadono e noi siamo solo i testimoni del loro accadere.

Dunque come personaggio che credi di essere, come corpo/mente, non hai la benche' minima scelta. La Vita accade un istante alla volta e nel momento in cui accade essa ha gia' deciso per te. Ma come cio' che veramente sei essa accade come riflesso perfetto della tua Coscienza, nella stessa misura in cui un sogno si manifesta come riflesso della coscienza del Sognatore.

La scelta dunque accade nell'istante e quello che pensi di essere, il corpo mente, e' parte di quell'accadere. Nel momento in cui ridiventi cosciente di Te, non solo in una comprensione intellettuale di questo, ma in un vedere diretto di questo fatto, allora realizzi che come Consapevolezza sei la Sorgente di ogni cosa, il Creatore di ogni cosa.

Stai gia' creando tutto, senza piani o progetti, ma come manifestazione della realizzazione di cio' che sei o come manifestazione dell'ignoranza di cio' che sei. Non esiste un destino nel futuro che ti aspetta, perche' non esiste quel qualcuno per cui tale destino possa accadere. Esiste invece la manifestazione che muta istantaneamente quando diventi cosciente di cio' che sei e smetti di proiettare ignoranza e sofferenza sullo schermo della Vita.

Ecco dunque che cambiare il Sogno della Vita deve partire dal Sognatore e non dall'oggetto sognato ( il corpo/mente). Tale realizzazione avverra', anzi sta gia' accadendo per il fatto stesso che stai manifestando queste parole nel tuo Sogno.

Queste parole sono la tua stessa chiamata a te stesso, sono espressione della tua voce.

Possa tu sempre essere in questo Ascoltare, da cui tutto nasce e muore.

Con amore,
Shakti

Il viaggio e' la meta


 Se in ogni momento che mi dispero di non essere un "iiluminato" in un certo senso mi perdo quell'illuminazione proprio perchè la sto cercando ... non alcun senso il mio cercare, eppure c'è ... che sia uno degli infiniti modi in cui l'essere vuole esplorare se stesso?

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La ricerca ha inizio perché la Coscienza che sei ha perso di vista se stessa.

Essa si cerca nel mondo degli oggetti ( esperienze interiori o esteriori) perché questo è ciò a cui è stata indirizzata. Quando la corretta informazione è stata data - ovvero che quello che sei NON e' una esperienza di alcun tipo ma il testimone di ogni attività interiore o esteriore - allora questo riconoscimento inizia ad accadere. E' come se la corretta strada avesse iniziato ad essere percorsa e ti ritrovi sempre più cosciente di TE.

Da questo spazio realizzi direttamente e senza alcun bisogno di conferma esterna che ciò che andavi cercando nel mondo è  ciò che tutto il tempo testimoniava la ricerca, allo stesso modo in cui un uomo che cerca per 10 anni degli occhiali in una stanza realizza che tutto il tempo erano appoggiati sul suo naso.

La sofferenza è la ricerca stessa ecco perché nessuna azione che parta dal ricerca di una esperienza può porre fine alla sofferenza ma solo perpetuarla ad un livello più sottile.

La ricerca è sofferenza perché parte dall'idea che tu non sia completo, che manchi qualcosa. Il seme di quella ricerca è proprio questo fuoco che brucia in te e che ti porta a cercare risposte in persone o situazioni. Quando questo bruciare diventa cosciente per te ecco l'istante in cui inizi a chiamarti ricercatore spirituale. Ancora cerchi esperienze, ma tali esperienze si chiamano "risveglio" o " illuminazione".

E' necessario che tale fuoco bruci fino a che non si esaurisca del tutto. Esso si esaurirà quando l'ultimo oggetto di desiderio di esperienze si sara' consumato: tale oggetto e' proprio il desiderio stesso di risvegliarsi. E' ovvio che quel desiderio si deve esaurire o la spinta stessa a cercare qualcosa, persino qualcosa chiamato risveglio, ti impedirà di riconoscere ciò che e' già immediatamente presente, ovvero TE.

Tu, come Consapevolezza consapevole di questa ricerca sei sempre stato presente, prima durante e dopo la ricerca. Tu sei quella Pace, quel Silenzio che andavi cercando nelle esperienze; anche le più sottili tra di esse erano comunque rumorose rispetto a quello che veramente sei.

E' anche ovvio che tu, per ciò che pensi di essere, non puoi smetter di desiderare di risvegliarti e quindi quella frustrazione non sara' che il carburante stesso di questo morire a se stessi.

Il senso di ingiustizia che senti nel riconoscere che non puoi fare nulla per riconoscere quello che sei e' in se' l'inizio della fine della ricerca.

Nel frattempo, goditi il viaggio perché essendo quella meta di risveglio per l'immaginaria personalità del tutto immaginaria a sua volta, ogni passo diventa la meta.

Un abbraccio,
Shakti Caterina Maggi

sabato 20 settembre 2014

Scavalcare la mente, oltre il conflitto

Dopo un periodo di calma e amore ora sento di generare continuamente stress e frustrazione.
Mi sento veramente tirato giù, quando invece io voglio salire, voglio la luce!!! Dimmi che sto toccando il fondo e dopo ci sarà solo una grande risalita.. La mia più grande domanda è: Cosa significa restare in osservazione della mente? La mente è lo strumento attraverso il quale io credo di percepire la realtà...Quindi ogni cosa io faccia è inutile perche parte dalla mente!!
Come si arriva aldilà della mente?
Come la si scavalca, sento in me una pulsione enorme verso la luce ma mi sento anche molto sensibile e debole e vado molto facilmente in uno stato caotico che la mente ama ma che io soffro.

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La mente vuole sempre dei "picchi" e scappa dalle "valli". Ma la Vita è fatta di questi su e giù, altrimenti resterebbe sempre ferma e identica a quello stesso Silenzio che sei. In altre parole se la Vita restasse sempre ferma, non la vedresti neppure, non la percepiresti neppure. Invece è proprio perché ogni cosa cambia continuamente che puoi apprezzare l'Esistenza stessa, che puoi farne esperienza.
Guarda e basta quei picchi e quelle valli e non lasciarti coinvolgere... se entri in conflitto con la mente e i suoi scenari non fai che alimentarli.
Non serve che tu cerchi di "meditare", perché il farlo sarebbe solo alla fine un tentativo di non sentire quello che stai attraversando. Quell'azione in se stessa porterebbe solo più conflitto. Più diventi aperto e più in un certo senso la mente basata sul "me" torna alla ribalta cercando di riprendersi il territorio sottratto. Per questo è importante restare solo in osservazione di quello che stai vivendo senza cercare di zittire la mente stessa, o interferire... lasciala parlare e per mancanza di attenzione morirà da sola.

Guarda come sia la mente stessa che etichetta quella frequenza che percepisci come "negativa", invece che testimoniarla e basta... è proprio questo che determina il nutrire quelle storie mentali e in ultima analisi il soffrirle.

Picchi e valli sono parte della vita stessa, se permetti alla mente di intessere degli scenari su quelle situazioni e li segui salendo su un treno di pensieri ecco che ti trovi di nuovo in conflitto.

Riconosci semplicemente che sei già dietro la mente, che la stai solo testimoniando.
La mente non è infatti lo strumento attraverso cui percepisci la realtà, è solo un oggetto che tu, Consapevolezza, stai testimoniando. Dunque come Consapevolezza sei già nella testimonianza della mente, la stai già solo guardando. Qualunque cosa che tu compia a partire da ciò che pensi di essere, a partire dall'identificazione con la mente, non può che nutrire tale illusione.

In realtà sei già al di là della mente, perché la stai già e solo testimoniando.
Non hai bisogno di scavalcarla o nulla del genere, queste idee nascono dalla mente stessa, nel momento in cui l'identificazione inizia a dissolversi l'impulso a ritrovarsi al centro delle sue storie è forte perché quell'identificazione ti è familiare, laddove invece il Vuoto viene percepito come qualcosa di pericoloso, buio o oscuro.

Se puoi resta presente a quel fuoco che sembra che arda in te e vedrai che ti estinguerai in esso.

Il segreto del vivere - per così dire - resta dunque nel saper accogliere ogni cosa, l'alto e il basso, il bello e il brutto; sapendo che tutto, tutto è parte di un unico gioco, che togliendo un pezzo ad esso ne rovineresti la magia.

Non chiederti quale sia il prossimo passo del percorso, se puoi ama questo istante, è tutto quello che hai, è tutto quello che sei.
 
Lascia che quelle sensazioni "negative" siano presenti, senza che tu le metta a tacere o cerchi di bloccarle. In questo modo così come hanno fatto la loro comparsa spariranno.

Sei GIA' quella Luce che cerchi.

Un abbraccio Shakti
 

Una strada senza scelta

A volte la Vita ci porta davanti ad un apparente bivio, nell'illusione di dover affrontare una scelta. Quella scelta sembra sempre portare con sé apparenti pro e contro, così che il dibattito della mente diventa infinito. Non sappiamo dove andare, e ogni apparente strada si decida di percorrere sembra sbagliata.

Il fatto è che già e sempre navighiamo a vista, pensando invece di avere in mano bussola e timone. Siamo da sempre guidati, portati, condotti dal fiume della Vita che incessamente ci insegna l'inutilita' di qualunque sforzo. Quando ci abbandoniamo alla corrente, (perche' così la corrente ha voluto) un'Amore senza confini emerge da ogni singola cosa, umiliando i nostri tentativi sciocchi di voler avere amore o pensare di possederlo.

L'onda arriva e prima che possiamo realizzarlo del tutto (come se capire potesse permettere di controllare) siamo travolti, siamo, c'e' solo infinita amorevole Esistenza.

In ogni momento, ogni singolo passo che sembriamo dover intraprendere è compiuto da tutto l'Universo. Tutto l'Universo si piega, fa a volte persino dei salti mortali perché quel passo sia compiuto. Ogni respiro, ogni singola azione banale o importante e che sembra così tanto personale è in realtà compiuta dalla Vita stessa.

Quella paura che sentiamo dunque di fronte a quel bivio non è altro che il riconoscere intuitivamente che non abbiamo nessuna possibilità di scelta su nulla, che quella crisi è già l'accadere di una cambiamento che non abbiamo creato a livello personale.

Ciò che appare sullo schermo della Vita è infatti solo un riflesso di ciò che accade nella Coscienza, il personaggio che pensi di interpretare e di cui tenti di governare l'esistenza è un RIFLESSO di ciò che sei, e la sua vita e quella di coloro che lo circondano si muove con la stessa corrente che attraversa l'Io in ogni e ciascun istante.

La tua Vita non cambia dunque a partire dalle scelte e decisioni che cerchi di prendere e non riesci a compiere. La Vita muta quando riconosci di esserne il Sognatore e come CONSEGUENZA di questo essa farà trasparire questo riconoscimento.

Se senti dunque che un cambiamento deve avvenire e non sai come portarlo in essere, non fare nulla ma semplicemente resta testimone di ogni desiderio o conflitto, sapendo che il corpo verrà mosso, come ha sempre fatto, affinché questo riconoscimento sia sempre più chiaro.

Alla fine, quando non resta che chiarezza, sei solo una foglia portata nel vento, il respiro del Divino ti danza e ti lasci portare sapendo che qualunque sia la direzione sarà quella del tuo Cuore e che ogni passo del viaggio E' la meta.   
 
Shakti Caterina Maggi