Nessuno ti sta tenendo fuori dal paradiso. Perchè non lo vedi? L'unica cosa che ti tiene fuori dal paradiso è la tua insistenza a trovarlo in un momento del futuro.
Che pezzo vuoi aggiungere a questo momento prima di vedere che questo è paradiso? Non hai bisogno di angeli o visioni, che pezzo manca prima che tu possa vedere che questo è tutto ciò che c'è?
Se accetti questo momento non c'è sofferenza. La soffrerenza è lì, certamente c'è troppo coinvolgimento e identificazione con la sofferenza, ma quella sofferenza è presente solo perchè c'è un rifiuto del momento presente.
Vedi, tutto il modo in cui la mente è costruita, è che ha un immaginario qualcosa al suo centro, qualcosa chiamato "me". Quando vivi in accettazione del momento, il me sparisce, il me è sempre in uno stato di continuo volere, che sia il volere l'illuminazione o più denaro... è la stessa cosa. Conseguentemente l'illuminazione è l'assenza del me. Ma fino a che questo volere qualcosa di altro è presente, allora non c'è accettazione. Perchè in una piena accettazione di questo momento, anche il concetto di questo me muore. Quando l'attenzione è pienamente presente nel momento, il concetto di essere qualcuno nel corpo sparisce. E intuitivamente sappiamo che è cosi. Tutto quello che pensiamo di sapere di noi è basato sul concetto di me, il momento in cui iniziamo a diventare presenti iniziamo a sentire l'avvicinarsi della nostra morte. La presenza del momento è il canto del cigno del concetto del me, il canto del cigno della fine della mente. C'è qualcosa che sa che se accettiamo completamente il momento, il me muore. Se ci sentiamo scivolare nel momento c'è qualcosa che si smuove in noi e inizia a volersi proiettare fuori dal momento, nel futuro o nel passato, perchè sa che se non lo fa muore. Il concetto di me vive constamente nel senso di irritazione e insoddisfazione del momento altrimenti non può sopravvivere, una totale accettazione del momento significa l'assenza del concetto di me, e nel momento in cui il concetto di me sparisce c'è l'Uno, non c'è l'altro, non c'è altro momento o un passato o un futuro, non ci sono altre persone, non c'è un altro oggetto, diventi ogni cosa in quel momento, non c'è un me, divieni il tutto.
Avasa